Venne eretta sul greto sinistro del Rio Monteponi-San Giorgio dai soci Giulio Keller (1819-1877) e Angelo Nobilioni. Fu progettata dal Keller per trattare le terze scelte piombifere prodotte nelle vicine miniere, applicandovi, prima fra tutte, la trazione meccanica. Nel 1857 ne verrà rilevata la proprietà dalla Società Anonima Mineraria Monteponi che la utilizzerà per il trattamento di tutti i suoi minerali. Nel 1867 se ne sospenderà l’esercizio: i crivelli e le altre apparecchiature verranno trasferiti ed installati a dar consistenza alle laverie Nicolay e Villamarina di Monteponi.
La muratura perimetrale (è praticamente assente quella divisoria) venne realizzata in pietrame in pezzatura (calcari, dolomie, scisti) e mattone pieno, legati da malta a base calcina ancora ben visibile nello strato di stesa. Sono completamente assenti le coperture.