Questo percorso virtuoso è stato avviato nel 2011 su iniziativa della Provincia di Monza e Brianza e finanziato da enti pubblici e privanti coinvolti differentemente nel progetto del futuro di questo luogo simbolico.
Nel suo insieme l’intervento è stato possibile grazie al lavoro sinergico e armonioso che, dal punto di vista economico finanziario, ha saputo valorizzare sia le risorse di provenienza pubblica sia quelle private. Hanno concorso il contributo degli enti pubblici e privati, delle fondazioni e della Regione Lombardia che ha valutato positivamente il piano industriale per lo sviluppo dell’area e ha assegnato il finanziamento nell’ambito del Programma ASTER.
Il progetto è frutto di un percorso basato sul dialogo costruttivo con la cittadinanza di Sulbiate. Incontri, laboratori e workshop sui temi dell’innovazione, dell’imprenditorialità e della cultura sono i momenti in cui le risorse, le esigenze e le aspettative hanno costruito l’idea di uno spazio polifunzionale che potesse integrare, in un unico luogo fisico, le tre dimensioni fondanti del meccanismo d’impresa: produzione, commercializzazione e formazione.
La partecipazione è stata coordinata dal Politecnico di Milano e dal POLI.design, autori del progetto “Make in progress” finalizzato a coinvolgere gli stakeholders del territorio – cittadini, imprese, istituzioni, no-profit – nella definizione dei contenuti e nel “disegno” della nuova Filanda.
Nello stesso periodo, in fase di ultimazione dei lavori di restauro, il Comune di Sulbiate ha emanato un bando pubblico per l’individuazione del soggetto concessionario degli spazi che potesse realizzare un progetto sostenibile, inclusivo, coerente con l’identità del luogo e del programma avviato. Il vincitore amministra, dunque, il centro sperimentale, le attività imprenditoriali (produttive, artigianali, commerciali) e la attività educative e culturali promuovendo i principi del progetto sul territorio.