Ceneda ebbe anche una fiorente comunità ebraica e il trivio tra le attuali vie Manin, Da Ponte e Labbi ne rappresentava il ghetto. Gli ebrei erano presenti nel borgo già dalla fine del XIV secolo, ma nel 1597 il vescovo Mocenigo li invitò a trasferirvisi stabilmente perché aprissero un banco di pegno. Ebbero il massimo splendore nel XVIII secolo e la popolazione locale era abbastanza tollerante nei loro confronti, sebbene non siano mancati alcuni episodi di tensione. Nel corso del Novecento gran parte degli ebrei cenedesi si trasferì altrove e la comunità finì per estinguersi dopo la seconda guerra mondiale.