Ubicato tra il settecentesco Palazzo dell’Immacolatella e la moderna Stazione Marittima, l’edificio dei Magazzini Generali Silos & Frigoriferi costituisce una delle architetture industriali novecentesche più interessanti del porto di Napoli. Esso si articola in un piano seminterrato e tre piani fuori terra che coprono un’area di circa 10.000 mq di superficie netta.
Il progetto si inserisce nel più ampio disegno fascista del rilancio della realtà portuale napoletana che avrebbe dovuto fungere da snodo per i commerci nel Mediterraneo. Nel 1936 fu infatti inaugurata la Stazione Marittima, con la conseguente demolizione del Molo grande, del Molo San Gennaro, della Lanterna del Porto e dei magazzini del deposito franco. Fu dunque necessario progettare una nuova struttura per ospitare le derrate alimentari che si realizzò, su progetto di Marcello Canino, con la costruzione dei Magazzini Generali tra il 1940 e il 1949. In un primo momento l’edificio fu concepito come deposito per derrate alimentari, ma successivamente rivestì anche la funzione di palazzina per uffici. L’immobile si erge sulla banchina del Piliero con semplici prospetti che riprendono all’esterno la disciplina compositiva che guida gli spazi interni. Con ampi campi liberi, essa presenta una maglia di undici per tre pilastri in cemento armato collegati con travi a doppia T. Infatti, l’edificio si sviluppa planimetricamente come uno spazio unico a due navate scandite da nove pilastri corrispondenti a quelli visibili in prospetto, cui si sommano altri due pilastri incorporati nei muri perimetrali. Le facciate sono articolate in tre fasce orizzontali, una basamentale con rivestimento in travertino, un secondo livello rivestito in laterizio e l’ultima fascia con pannelli brise soleil (o frangisole) in cemento. Il prospetto sud-orientale conserva gli aggetti in corrispondenza dei varchi, realizzati per permettere il carico e lo scarico merci con le gru in diretta comunicazione con le imbarcazioni.
Nel 2002 l’edificio ha ospitato un’istallazione del regista Jodorowsky e numerosi set di cortometraggi, mentre nel 2017 si è proposta una sua rifunzionalizzazione a vocazione museale. Oggi i Magazzini Generali sono parzialmente usati, ma la maggior parte degli spazi risulta in abbandono. Le reti poste all’esterno come presidio contro il crollo di calcinacci denuncia il cattivo stato di conservazione dell’intero manufatto, che, infatti, anche internamente presenta problematiche connesse all’assenza di manutenzione.

