La storia del complesso immobiliare del Magazzino militare di Artiglieria e Difesa Chimica “MArDiChi” si inquadra in quello sviluppo urbanistico che la città di Torino conobbe a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, nel suo nuovo ruolo di Capitale d’Italia, e del conseguente sviluppo economico e industriale. Agli inizi del Novecento il Lanificio Fratelli Piacenza di Pollone aprì uno stabilimento a Torino sui terreni adiacenti a quelli occupati già dalla Filatura di Tollegno di Biella: i capannoni, in posizione centrale, furono progettati dall’ing. Dogliotti, la palazzina uffici porta la firma dell’ing. Chevalley, allievo di Carlo Ceppi, e ulteriori ampliamenti proseguirno fino al 1928, su progetto dell’ing. Tioli e del geom. Milano.
Il complesso passò nel 1917 alla Fiat, per la produzione di autocarri e vetture destinate all’Esercito Italiano, e poi al Demanio. Nel dopoguerra fu sdemanializzato e consegnato in uso governativo al Ministero della Difesa, diventando prima sede della Direzione di Artiglieria di Torino, successivamente Magazzino Direzionale di Artiglieria e Difesa Chimica.
Oggi risulta inutilizzato e in stato di abbandono.