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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

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MANIFATTURA DI LEGNANO – OPIFICIO, CIMINIERA, UFFICI, CONVITTO-PALAZZO CAMBIAGHI, VILLINO DEL DIRETTORE

MANIFATTURA DI LEGNANO – OPIFICIO, CIMINIERA, UFFICI, CONVITTO-PALAZZO CAMBIAGHI, VILLINO DEL DIRETTORE

Indirizzo: via Lega

Comune: Legnano

Provincia: Milano

Regione: Lombardia
Architettura / Fabbrica

La storica fabbrica ha cessato l’attività nel 2008. Si tratta in particolare dell’opificio, della ciminiera, degli uffici, del convitto (palazzo Cambiaghi) e del villino del direttore. Il complesso è esempio compiuto di quella che fu in Lombardia l’architettura della produzione, alimentatasi di riferimenti estetici, tecnologici e di organizzazione del lavoro provenienti dall’Inghilterra, affinati ed innestati sulla storia e sulla cultura locale, come efficacemente testimoniato sia dalla volontà di riutilizzo di un edificio storico (palazzo Cambiaghi, trasformato in convitto per le operaie), sia dall’organizzazione planimetrica del complesso, nel suo rapportarsi con la città esistente. Gli immobili sono altresì portatori delle volontà di illuminati imprenditori, che crearono nei centri minori delle vere e proprie città-fabbrica, esternazione del rapporto gerarchico tra coloro che vivevano in essa e vi lavoravano.

L’opificio è stato realizzato tra il 1901 ed il 1903 e destinato alla filatura del cotone. È contraddistinto da una mole massiccia con facciate in mattoni a vista, ha copertura a shed ed ampi finestroni. L’interno è caratterizzato da esili colonnine in ferro che fanno da appoggio alle travature reticolari della copertura. I prospetti esterni sono caratterizzati da un massiccio basamento a bugnato con andamento a scarpa. Le lunghe pareti sono scandite da aperture ad arco ribassato, in parte ormai tamponate, ingentilite da cornici cementizie; al di sopra delle finestre del piano che un tempo ospitava i macchinari corre una sequenza di oculi/doccioni. Un cornicione fortemente plastico fa da coronamento e, raggiungendo le torri angolari, ne diviene fascia marcapiano. I capochiave, i doccioni, la tettoia d’ingresso ed il parapetto delle scale costituiscono una esemplificazione concreta dell’utilizzo del ferro che non è solo funzionale ma si arricchisce di valenze estetiche, in ossequio al gusto dell’epoca. Le torri angolari, alte circa 20 metri, contenevano ciascuna una vasca di raccolta d’acqua utile per spegnere eventuali incendi dovuti alla lavorazione del cotone. La ciminiera, simbolo per eccellenza dei luoghi della produzione di inizio Novecento, è l’unica rimasta del Legnanese. Alta 78 metri circa, realizzata in mattoni, appartiene al primo nucleo della Manifattura.

Gli uffici propongono fedelmente il linguaggio estetico dell’edificio principale: paramento in mattoni faccia a vista, cornici cementizie alle finestre e dentelli nel coronamento. La sempre più crescente produzione determinò però la necessità di altri locali da destinare all’amministrazione, cosicché, nel 1912, venne realizzato un secondo corpo di fabbrica, tale da rendere l’ingresso alla cittadella perfettamente simmetrico. L’ampliamento del 1932 ospita al piano superiore le abitazioni; qui l’unica concessione al gusto mutato è l’utilizzo della finestra binata in facciata, tipica del déco in Lombardia. Il primo corpo destinato ad uffici oggi si presenta molto modificato, al suo interno e svuotato in buona parte Gli interni degli anni Trenta sono generalmente ben conservati: i pavimenti in seminato (di cui quello dell’ingresso recante il logo della Manifattura) e in marmette, i serramenti lignei (sia interni che esterni), i copricaloriferi e una semplice decorazione muraria che si intravede sotto strati di pitturazioni sovrappostesi nel tempo, permangono nella quasi totalità ed integrità.

Il convitto è stato ricavato nel “Palazzo Cambiaghi”, l’edificio più antico di tutto il complesso, sorto sul sedime di un convento quattrocentesco, a cui si accede da via Palestro tramite un ingresso monumentale a forma di esedra. Il fabbricato mantiene ancora oggi le caratteristiche architettoniche della “casa da nobile” settecentesca, cautamente riadattata durante il XIX secolo. Attraverso il portico centrale trabeato a tre campate, con soprastante balconcino a ringhiera, si accede alle sale del piano terreno, che conservano parte della pavimentazione originale in seminato di marmo, soffitti lignei di fattura semplice, decorazioni parietali. Le stanze del piano nobile si affacciano sul cortile e presentano soffitti lignei semplici e pavimenti di primo Novecento, mentre la sequenza degli ambienti aperti su via Lega conserva soffitti lignei di maggior pregio, con cornici a dentelli, ascrivibili al XVIII secolo. Il palazzo era destinato alle giovani maestranze femminili che qui avevano vitto e alloggio.

Proprietà: Privata
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.S.R. 19/11/2020
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: Da XV a XX
Immagine relativa a MANIFATTURA DI LEGNANO – OPIFICIO, CIMINIERA, UFFICI, CONVITTO-PALAZZO CAMBIAGHI, VILLINO DEL DIRETTORE
Immagine relativa a MANIFATTURA DI LEGNANO – OPIFICIO, CIMINIERA, UFFICI, CONVITTO-PALAZZO CAMBIAGHI, VILLINO DEL DIRETTORE