L’antica Maratea, posta sulla cima del monte San Biagio, è soprannominata dai marateoti Castello perché era un tempo fortificata con mura, bastioni e torri.
Questi elementi non sono più ben distinguibili nell’ammasso di rovine che costituisce il sito, ma sono ancora presenti resti di alcune di queste strutture, di cui fu ordinata la distruzione dopo l’assedio napoleonico del 1806. Nulla rimane delle due porte d’accesso alla cittadina, mentre i tratti delle antiche mura sono ancora esistenti.
Di fronte alla basilica di S. Biagio, sono presenti due torri diroccate, originariamente poste a guardia di una delle due porte. Un’altra struttura simile si può scorgere nella parte alta dell’antico nucleo urbano, mentre nei pressi dell’attuale asse viario si vede chiaramente il rudere di una torre quadrangolare con una grande feritoia sul lato esterno.