Il Mulino a vento di Rosignano Marittimo è il più antico dei mulini presenti sul territorio, a quota 170 m. s.l. m. Esso presenta un’ampia base a tamburo rispondente alla tipologia disegnata da Agostino Ramelli nel 1588. La torre, realizzata in muratura (pietra locale e mattoni), era sovrastata da una calotta mobile in legno, ruotante secondo la direzione del vento, che sosteneva le pale e conteneva gli organi della trasmissione.
In genere la torre degli opifici eolici si eleva su due piani: al terreno si trova il locale dei grani e delle farine, mentre al primo piano era collocato il “palmeto “, ovvero la coppia di macine con la macina superiore (“soprana”), mobile e la inferiore (“sottana”), fissa.
Il segnale turistico, collocato nei pressi dell’opificio, ne fa risalire l’epoca di costruzione al secolo XVI; tuttavia nessun riferimento a questo mulino a vento compare negli estimi cinque- seicenteschi del comune di Rosignano, solo nell’Estimo del 1795 viene descritto per la prima volta come “dimesso” e “immaginante”.
Un colpo gravissimo alla struttura della torre è stato inferto dai bombardamenti dell’ultima guerra.