Mausoleo funerario romano conosciuto come “il Torrione” per la sua morfologia caratteristica attualmente visibile lungo la strada provinciale SP330 Alife-Quattroventi.
Il mausoleo fa parte di un insieme di strutture analoghe in parte ancora oggi visibili e sorte in tutto l’ager allifanus lungo il tracciato dell’antica Via Latina che doveva attraversare la città e il suo territorio, percorso poi ricalcato dalla viabilità borbonica e da quella attuale. Gli stessi rappresentano la volontà di autocelebrazione di prestigiose famiglie locali con ruoli di spicco nella vita politica ed economica di Allifae nel suo periodo di massimo sviluppo.
Il Torrione è costruito su un basamento quadrangolare a gradini con paramento in opus incertum alto circa 3 m e ampio 13,50 m, presenta un importante corpo cilindrico in opus caementicium che si conserva per un’altezza di 9,60 metri. E’ verosimile che anche quest’ultimo fosse originariamente dotato di un rivestimento, in lastre o blocchi di calcare.
Indagini di scavo condotte nell’area hanno portato alla luce numerose sepolture databili tra l’età romana e quella tardoantica e altomedievale. Le tombe della tipologia alla cappuccina di età imperiale rappresentano la fase più antica di uso funerario del luogo, anche se sicuramente successiva alla realizzazione del mausoleo, che si data in età augustea, tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del II secolo d.C.
In età tardoantica probabilmente risale invece la trasformazione del monumento funerario in casa-torre o in cappella di culto con annesso sepolcreto.
Alla base del monumento, già parzialmente obliterato in età medievale, è stata rinvenuta, inoltre, un’olletta contenente un tesoretto monetale composto da 635 monete fior di conio tra cui 4 tarì in oro di Ruggero II e vari denari e ducati in argento provenienti da numerose zecche italiane e d’oltralpe databili tra la fine del X e il XII sec. d.C.

