Il Complesso nuragico di Pidighi è situato nel territorio del comune di Solarussa, in Provincia di Oristano, nella fascia di passaggio che dal Campidano Maggiore arriva fino al prolungamento dell’altopiano basaltico di Abbasanta, particolarmente denso di resti archeologici.
Il nuraghe denominato Pidighi è un nuraghe complesso ad addizione frontale, del tipo a tancato: la struttura comprende una torre centrale, il cortile e una torre secondaria allineati in senso longitudinale. Il tutto è racchiuso da un bastione sporgente lateralmente ad angoli retti. La torre centrale svetta per sei metri e conserva quasi intatta la copertura a tholos della camera. Quest’ultima, preceduta da un andito d’ingresso, ha pianta circolare con tre nicchie disposte simmetricamente a croce. La torre secondaria, invece, è parzialmente crollata.
Nelle prossimità si trovano anche i resti di un villaggio, sorto intorno al nuraghe nella fase tarda del Bronzo Medio, e di alcune sorgenti d’acqua, di cui quella più nota è la fonte Mitza Pidighi che si fa risalire alla fine del Bronzo Medio (1400 a.C.). Dalla sua costruzione e fino al 1000 a.C. conserva la sua forma originaria: il corpo esterno è a ferro di cavallo, realizzato con blocchi di basalto appena sbozzati o grezzi; la parte interna è di forma trapezoidale, e la parete di fondo è costruita con blocchi di basalto ben squadrati. L’acqua giunge alla fonte dalla parte arcuata del ferro di cavallo, passando attraverso una serie di condotte protette da pietre grezze. Dal 1000 a.C. fu aggiunto un recinto di forma semicircolare, di cui è apprezzabile solo il lato sinistro.