O.G.M. – OFFICINE GRANDI MOTORI

Il complesso industriale delle Officine Grandi Motori, ubicato nell’isolato delimitato da corso Vigevano, corso Vercelli, via Carmagnola, via Mondovì e via Cuneo, presenta una struttura urbanistica disomogenea, frutto di trasformazioni avvenute in epoche diverse, in un ambito urbano attraversato da direttrici storiche e caratterizzato dalla vicinanza della Dora. Il complesso edificato è costituito da quattro corpi di fabbrica per un processo produttivo che dal materiale grezzo, attraverso varie lavorazioni (fonderia, trattamenti termici, lavorazioni piccole e medie, montaggio e prove motori, pompe e combustibili), arriva al prodotto finito. Nel 1905 l’ing. Mattè Trucco progetta e realizza l’edificio ad angolo tra corso Vercelli e corso Vigevano a seguito delle nuove esigenze della F.I.A.T. L’imponente edificio presenta una struttura architettonica di notevole interesse, in quanto è realizzato in cemento armato con l’applicazione del sistema Hennebique e pertanto costituisce uno dei primi esempi di insediamento industriale a utilizzare tale sistema secondo il progetto dell’impresa Porcheddu, detentrice del brevetto per il Piemonte, che applicherà la tecnica anche al più famoso Lingotto. Tra i fabbricati che compongono il complesso risulta di particolare pregio il corpo prospiciente via Cuneo realizzato in ghisa e sheds, su progetto di Fenoglio. Il paramento murario nasconde la maglia strutturale ed è caratterizzato dalla simmetria e dalla scansione dei tre archi in facciata che si ripetono in successione calibrata in modo da riequilibrare la pendenza della strada. Il fabbricato è realizzato in mattoni e rivestito con intonaco, presentando inoltre frontoni decorativi e fasce marcapiano. Il complesso produttivo, a seguito di verifica mediante sopralluogo effettuato nel novembre 2022, appare dismesso e ammalorato in maniera ingente, per cui il corpo di fabbrica su corso Vercelli si presenta come una mera quinta urbana, purtuttavia degna di nota per l’evidente identità industriale di cui è testimone. La medesima tipologia di degrado si riscontra sul fronte di via Cuneo, per cui residui lacerti architettonici interni permangono nel tratto prossimo all’angolo con corso Vercelli, tra cui locali di servizio allo stabilimento e, oltre, l’ampia capriata in ferro oramai diruta e ridotta a uno scheletro metallico. Il restante spazio interno al comprensorio produttivo è distrutto e l’area si presenta come un’occasione degna di nota per una riqualificazione del tessuto urbano in questo ambito, al fine di valorizzare le residue quinte architettoniche e rendere nuovamente fruibile una testimonianza industriale dalla potenziale versatilità. Lo stato di conservazione dell’edificio è stato oggetto di verifica mediante sopralluogo effettuato nel novembre 2022.