Sull’anno di edificazione dell’oratorio della Natività di Maria non si hanno notizie certe tuttavia, si può supporre che essa sia avvenuta un paio di secoli dopo la nascita della Confraternita avvenuta in concomitanza con lo sviluppo del movimento dei Disciplinati, attivo in tutta la Liguria a partire da circa il 1270.

L’oratorio è realizzato con una struttura portante continua in pietrame locale, composta da elementi di pezzatura variabile di medie dimensioni, disposti in corsi piuttosto irregolari ed intervallati in alcuni punti da elementi in laterizio. Come per la maggior parte dei casi di edilizia tradizionale ligure, anche qui si riscontra un ricorso molto limitato ai giunti in malta, pertanto la struttura risulta realizzata quasi a secco grazie all’inserimento di scaglie forzate a cuneo.

La copertura dell’aula interna è affidata ad una classica volta a botte lunettata, realizzata anch’essa in pietrame e laterizio; su di essa poggia direttamente il sistema della copertura, realizzato con struttura lignea e manto in cotto (di recente introduzione). I prospetti esterni sono in pietra a vista lateralmente, mentre il fronte principale è intonacato con malta di calce, la cui coloritura risulta fortemente sbiadita a causa di fenomeni di dilavamento ed erosione. All’interno, l’edificio consta di un’unica aula longitudinale voltata, terminante in un piccolo presbiterio leggermente rialzato: qui si segnala la presenza di pochi resti dell’altare, asportato presumibilmente non più di quaranta anni fa quando l’edificio era già in disuso. Non sono presenti elementi decorativi di altro tipo, mentre nel solo presbiterio permane la pavimentazione in ardesia e marmo bianco.

La struttura riporta un quadro fessurativo piuttosto preoccupante, causato da un cedimento fondale della parte destra del catino absidale. Tale cedimento genera uno sciame di lesioni verticali che culminano con un cedimento sul “cervello” della volta sommitale a botte dell’aula.