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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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OSPEDALE DI S. MARIA DELLA MISERICORDIA DETTO DEI CALZOLAI

OSPEDALE DI S. MARIA DELLA MISERICORDIA DETTO DEI CALZOLAI

Indirizzo: P.ZZA TRINCHERI
Comune: Albenga
Provincia: Savona
Regione: Liguria
Architettura / Ospedale

L’edificio sede dell’Ospedale di S. Maria della Misericordia sorge ai limiti della parte più antica e consolidata della città di Albenga, in fregio al torrente che ne lambisce il limite occidentale.
L’area è insediata sin da tempi remoti; in particolare, il sedime su cui sorge il complesso edilizio coincide, nella sua estremità di ponente, con quello di un’antica chiesa di origine medievale a sua volta sorta in un lotto marginale del castrum romano, ampiamente trasformata nel corso dei secoli.
La rifusione dei corpi di fabbrica originari, risalente con ogni probabilità al XVII secolo, dovette in ogni caso comportare profonde modifiche delle preesistenti ed altre, estese trasformazioni furono portate a termine, in più fasi, nei secoli successivi fino a giungere alla attuale conformazione.
L’ospedale è accolto in due corpi di fabbrica, molto diversi tra loro, la cui forma planimetrica determina anche la morfologia della facciata principale su piazza del Popolo, la distribuzione e i ritmi delle sue aperture; i caratteri delle decorazioni che ne segnano lo sviluppo presentano significativi punti di discontinuità e variazioni formali proprio in corrispondenza dei passaggi tra i diversi corpi di fabbrica nel tempo aggregati al nucleo di partenza.
Il corpo di fabbrica posto a ponente del complesso ha profondità pari a circa tre cellule funzionali, è coperto da un tetto che potremmo definire, almeno in parte, a padiglione chiuso e presenta fronti intonacati e apparentemente privi di decorazione, se si escludono le tracce di persiane e finestre eseguite a trompe-l’oeil, le discontinue evidenze di trabeazioni e lesene e un grande cerchio sin parte sovrapposto alle aperture dipinte dell’ultimo livello. Questo corpo di fabbrica è, come accennato, il più antico: lo dimostrano, tra l’altro, alcune tracce di muratura in pietra squadrata, con nastrino e facce lavorate a punta fine, che emergono dall’intonaco degradato in corrispondenza dell’attacco con la “manica lunga di levante”.
A levante, si erge un secondo corpo di fabbrica, caratterizzato da una profondità di due cellule funzionali suddivise da un setto murario interno, parallelo ai fronti, e frazionato da setti trasversali interni che condizionano il ritmo delle aperture della facciata su Piazza del Popolo, disposte su tre livelli.
Il muro di facciata è interrotto inoltre da due grandi archivolti che immettono nei passaggi, coperti da volte a botte, che connettono la Piazza con le aree di pertinenza retrostanti l’Ospedale.
Anche questo corpo di fabbrica che definiamo “manica lunga” di levante, è in realtà il risultato dell’aggregazione, avvenuta in più fasi e in tempi diversi, di tre distinti edifici, solo in parte unificati da una decorazione di facciata ancora parzialmente visibile, dalle strutture di copertura e dai relativi cornicioni oltre che da un intenso lavoro di modifica e di riallineamento delle bucature.

Proprietà: Persona giuridica privata senza fini di lucro
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: DDR 29/05/2009
Stato di conservazione: Cattivo
Ambito cronologico secolo: XVI-XVII SECOLO