Ricostruito nel 1837 per volere della coltissima Donna Maria Livia Barbó il palazzo venne disegnato dall’architetto Carlo Visioli.
Messo in ombra dalla maestosità della residenza degli Affaitati (oggi sede della pinacoteca Ala Ponzone, che si trova di fronte) palazzo Barbó è un vero capolavoro: ogni singola parte è riccamente decorata secondo il progetto ornamentale curato dalla stessa proprietaria.
Dietro la facciata neoclassica si nascondono 3 cortili con false prospettive dipinte, architetture trompe l’oeil e uno splendido giardino romantico con fontana e grotta.
Gli interni sono completamente affrescati con molte opere del Gallo Gallina.