Il Palazzo baronale, voluto da Caterina Filangieri negli anni trenta del XV secolo, era una bella costruzione su due piani a cui si accedeva da un arco voltato a botte. Sulla facciata c’era una loggia centrale impreziosita da colonne in pietra bianca alte e snelle per dare maggiore slancio all’intero impianto della loggia. A completare l’impianto prospettico c’erano delle poderose finestre con le riquadrature in pietra bianca locale. Erano enormi con delle formelle nei lati, eleganti e semplici a cerchi concentrici, concepite per fare da contraltare alla struttura centrale e per dare forza e importanza a tutto l’edificio. L’imponente facciata, insieme al giardino antistante, costituiva una splendida presentazione del paese con la sua invidiabile dignità urbanistica e umana per tutti coloro che percorrevano il tratturo verso la Puglia.
La struttura versa oggi in un grave stato di conservazione ed il crollo delle coperture ha portato alla perdita dei solai lignei.