Palazzo Gallo è un edificio storico di carattere nobiliare situato nel cuore della Città Vecchia di Taranto, in via Paisiello n. 4. L’impianto originario risale alla seconda metà del XVII secolo e presenta una pianta quadrangolare con corte interna. Si sviluppa su tre livelli fuori terra (piano terra e due piani superiori), oltre a tre livelli ipogei.
La facciata principale, rivestita in carparo locale, è dominata da un portale monumentale con colonne in pietra e capitelli di ordine apparentemente dorico, oggi gravemente danneggiati. L’androne voltato a botte conduce alla scala di rappresentanza in pietra calcarea, elemento architettonico di pregio che collega verticalmente i vari livelli.
I piani superiori ospitano ambienti con soffitti lignei decorati e terminano con un lastrico solare a copertura piana, attualmente mancante. Le aperture esterne sono prive di infissi, mentre molte modanature architettoniche risultano parzialmente collassate. Gli ambienti ipogei includono cisterne, pozzi e locali di servizio, un tempo collegati al Mar Grande tramite percorsi sotterranei. Lo stato interno degli ambienti non è stato valutabile.
Dal punto di vista storico, il palazzo è ricordato per aver ospitato nel 1407 il ricevimento nuziale tra Maria d’Enghien, principessa di Taranto, e Ladislao d’Angiò, re di Napoli. L’edificio ha subito vari interventi, tra cui una sopraelevazione alla fine del XVII secolo che ne ha modificato l’alzato, conferendogli l’attuale configurazione.
Lo stato di conservazione è gravemente compromesso. La facciata presenta diffuse colonizzazioni biologiche e vegetazione infestante, in particolare in corrispondenza delle colonne del portale, i cui capitelli versano in dissesto statico. Si rilevano fenomeni di disgregazione della pietra, disincrostazioni, alterazioni cromatiche diffuse, e assenza di protezioni alle bucature, che espongono gli interni agli agenti atmosferici.

