Il maestoso palazzo Palmieri, ubicato nel centro storico di Monopoli, fu voluto da Francesco Paolo, negli ultimi decenni del Settecento. La famiglia Palmieri fu una delle più potenti e influenti famiglie in Monopoli e il prestigioso palazzo fu uno dei tanti immobili e palazzi che la famiglia deteneva in territorio monopolitano.L’immobile rimane proprietà dei Palmieri fin al 1921, quando muore in solitudine l’ultimo erede diretto, che con il suo testamento nomina erede universale la “Congregazione di Carità” e dispone che nel suo Palazzo siano ospitati un Asilo e una Scuola d’arti e mestieri.
L’edificio viene costruito alla stregua di una tipica casa palazzata d’impronta napoletana, in stile tardo barocco d’ispirazione leccese. Si presenta incorniciato in basso da una zoccolatura in bugnato e in alto da un cornicione in pietra calcarea sormontato dallo stemma familiare.
La vera e propria abitazione marchesale è quella del piano nobile. Esso è costituito da un susseguirsi di stanze, quasi tutte affrescate, che attorniano l’atrio interno e da altri ambienti di servizio. La sala più importante è la galleria che dà anche sul loggiato esterno: essa deve mostrare collezioni d’arte e di reperti antichi.Attigua alla galleria vi è una cappella privata sospesa sul vicolo con arco ogivale. Il piano prevede anche uno studio e la libreria del padrone di casa. L’ultimo piano, infine, era destinato all’accoglienza di parenti e amici.