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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

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PALAZZO PICENARDI

PALAZZO PICENARDI

Indirizzo: viale V. Bottego

Comune: Borgo Val di Taro

Provincia: Parma

Regione: Emilia-Romagna
Architettura / Palazzo

La prima testimonianza attendibile dell’esistenza dell’attuale Palazzo “Picenardi” è la mappa catastale tardo-settecentesca trovata nel l’Archivio di Stato di Parma sotto la voce: Mappe e disegni del Patrimonio dello Stato indice 80/3 Vol. 1 n. 73, in cui l’edificio viene indicato di proprietà del Sig. Ten. Colon. e fratello Picenardi.
L’edificio ha una conformazione ad U con giardino e corte verso via dei Campari (attuale V.le Bottego) e prospetto principale verso Strada Farnese (attuale Via F, Corridoni); è formato da: piano terra, piano nobile e primo piano verso la via Farnese, mentre da strada dei Campari solo dal piano nobile e primo piano, in quanto questa via è ad una quota superiore rispetto alla precedente.
L’articolazione del piano terra mostra che il palazzo era servito da due accessi: il principale (a sinistra su Strada Farnese) e uno riservato alla servitù, affiancato da alcuni vani destinati a stalla e magazzini.
Attualmente l’edificio mantiene la sua conformazione sia distributiva che strutturale con volte a botte e a crociera.
Il piano nobile costituito da 12 vani ha l’ingresso centrale al giardino ed un ingresso laterale conduce alla cucina e al tinello. I tre vani prospicienti il giardino e i loro contigui prospicienti via F. Corridoni con volte a padiglione, sono affrescati alle pareti ed ai soffitti con marine, paesaggi e fregi ornamentali. Di particolare rilievo e interesse, il salone con volta a vela, che riporta al centro della volta un affresco di “Apollo”. Appese alle pareti due tele di dimensioni considerevoli del Gherardini, una raffigurante “Ester e Assuero” e l’altra “Elia che ripudia la moglie”.
Attraverso il salone si accede alla camera da letto ove riposò Maria Luigia nei suoi soggiorni a Borgo Val di Taro; in questa stanza due pareti sono affrescate mentre le altre hanno pannelli di damasco di velluto con lesene in stucco. Al primo piano, un tempo dimora della servitù, si accede attraverso una scala interna che porta alle stanze contigue. Queste sono decorate con fregi ornamentali, con soffitti in legno non completamente originali.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Comune
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: Decreto Ministeriale del 28/07/1987
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: XVIII sec.
Immagine relativa a PALAZZO PICENARDI
Immagine relativa a PALAZZO PICENARDI