Si tratta di un complesso immobiliare a corte, con struttura cielo terra in muratura portante mista, costituita di tre piani fuori terra, torretta e interrati: non manca nemmeno una corte interna con accesso da porticato. La data di costruzione risale a epoca tardo settecentesca: venne costruito in seguito alla demolizione del fabbricato appartenente a un ramo della famiglia dei Maggi, acquistato nel secolo XVII dalla famiglia Salvi e da essa rifabbricato.
Il palazzo fu residenza di rappresentanza dei Salvi, la cui proprietà passò successivamente ai Ceruti e quindi ai Bonoris: fu ceduto in proprietà al Comune di Brescia nel 1884. Venne prima destinato a istituto d’arte, quindi a istituto educativo femminile, successivamente a sede del partito fascista: nel secondo dopoguerra su sede del partito della Democrazia cristiana fino al 1993. Per un breve periodo, in seguito a qualche sommaria sistemazione, fu adibito a sede museale temporanea dal 1997.