Nel 1405 il marchese Antonio Cavalcabò aveva vari possedimenti a Spinadesco; tra questi erano compresi terreni, cascine ed anche un mulino. Dopo vari passaggi di proprietà il mulino e la cascina circostante vennero riscattati dall’ospedale di S.Maria della Pietà, da poco costituito. Il mulino è parti di una cascina con grande corte centrale su cui affaciano la casa padronale, appartamenti dei contadini, stalle e spazi per il ricovero degli attrezzi. Il mulino, operativo fino agli anni ‘60, era dotato di due macine a grano e riso azionate da due turbine. Ancora oggi, nonostante l’avanzato stato di degrado, è possibile osservare gli apparati più importanti, quali: le macine, le turbine, le tramogge, il ventilatore per la pila del riso, cinghie e pulegge.