Il complesso architettonico dell’ex Poligono di tiro, tipologicamente inalterato, costituisce un interessante e completo esempio di architettura militare della prima metà del Novecento nelle Marche.
L’edificio militare è stato costruito dal Ministero della Guerra nel 1940 per le esercitazioni militari. Gli appezzamenti di terreno, facenti parte del complesso, hanno configurazione pianeggiante molto allungata (circa mt 300), di larghezza media di mt 30, tipica dei poligoni di tiro militari e sono posizionati con giacitura ovest – est, terminando a ridosso della spiaggia.
Al poligono di tiro si accedeva originariamente attraverso l’edificio all’estremità ovest del campo. Il manufatto ha pianta rettangolare, si eleva di un piano fuori terra ed è completamente in muratura con prospetto in muratura faccia a vista.
I prospetti principali, quello rivolto verso la strada di accesso e quello verso il campo di tiro, sono identici ed i movimenti in facciata sono scanditi dalle aperture arcuate a tutto sesto. L’elegante schema tripartito della facciata, rigidamente simmetrico rispetto all’asse centrale passante per il portone di ingresso, è accentuato dal lieve aggetto della muratura nella parte centrale in cui si aprono l’ingresso e due nicchie. Quattro finestre disposte a due a due, sempre in maniera simmetrica, contraddistinguono le porzioni laterali dei prospetti principali. Sotto la linea di gronda corre un semplice cornicione modanato in mattoni. La copertura è a due falde con manto di tegole marsigliesi.
La tripartizione leggibile in facciata è richiamata all’interno dai tre vani presenti: il centrale, più ampio, era adibito a “sala riunioni” e i due laterali, più piccoli, erano destinati a “magazzino” e “ufficio – armeria”.
Proseguendo verso il campo, si eleva la struttura che fungeva da postazione di tiro, completamente realizzata in mattoni e costituita da un alto setto murario che, sulla superficie rivolta verso il campo, è mosso da un sistema di lesene tra le quali, in basso, si collocano aperture rettangolari, per la postazione ed il passaggio.