COMUNE DI IGLESIAS – POZZO VITTORIO EMANUELE II° MONTEPONI (1864)
Sia nella fase di gestione privata e pubblica antecedente il 1850 che quando concessa la miniera Monteponi alla gestione della Soc. Monteponi (1850), la coltivazione delle ricche colonne di Galena Argentifera fu portata avanti con gallerie di livello aperte su più punti nel versante meridionale della collina Monteponi: San Vittorio, Despine, San Real, Delaunay, e quindi Nicolay, Villamarina, San Severino. Per poter procedere nella coltivazione verso il basso, nel 1863 si diede inizio allo scavo del pozzo principale Vittorio Emanuele intestandolo alla quota 206 metri s.l.m., identica quota del livello Nicolay: la sua sezione (4×3 metri) venne divisa in tre scomparti, con al centro la struttura di scorrimento delle gabbie ed ai lati il vano scale ed il passaggio delle tubazioni per l’eduzione delle acque; la macchina di estrazione Marcellis venne prevista per una forza di 40 Cavalli, generati dal vapore prodotto dalle caldaie sistemate nel locale adiacente il pozzo (progettato dall’Ing. Stiglitz), in modo da azionare i due tamburi provvisti di funi piatte in canapa. Nel 1865 il pozzo era scavato sino alla quota +60, mentre nel 1887 raggiungeva la quota -5 metri s.l.m.; il progredire verso il basso dello scavo rese possibile l’apertura di vari livelli comunicanti a giorno (Pellegrini, Giordano, Vesme) ed i successivi in raccordo con il solo pozzo (Cavour, Arato, Sella, Intermedio, Mare). Oltre che avere funzione di pozzo principale per la coltivazione ed estrazione mineraria, il Vittorio Emanuele fu struttura fondamentale per gli impianti di eduzione delle acque che si dovettero realizzare entro la miniera: il progredire incessante delle coltivazioni verso il basso fece infatti prolungare la sua escavazione sino alla quota – 100 s.l.m., quota in cui realizzato (1956) il penultimo impianto per l’eduzione delle acque. Con gli inevitabili aggiornamenti conseguenti il progredire della tecnica, il pozzo Vittorio Emanuele è ancora oggi in esercizio limitatamente sino alla quota del livello Cavour (+85 metri s.l.m.), poiché oramai stabilizzato il livello delle acque sotterranee alla quota +70 metri s.l.m.

