Il rifugio antiaereo fu realizzato negli anni quaranta del Novecento in località Magrè, una zona semicentrale di Schio. Durante la Seconda guerra mondiale vi si rifugiavano i residenti del vicino quartiere Rossi e, a collegare direttamente il quartiere con il tunnel, vi era una passerella pedonale che attraversava l’interposto torrente Leogra. Rimasto abbandonato per decenni dopo la guerra, venne successivamente dato in locazione al Comune di Schio a partire dall’anno 2007. Attualmente non è aperto al pubblico; la visita è possibile solo su richiesta al Comune.
La struttura è costituita da due gallerie indipendenti, adiacenti, che si sviluppano entrambe con andamento a V sotto un piccolo colle con accesso dalla via Del Ponte, presso un’area di proprietà del Comune di Schio.
La galleria denominata “Del Ponte est” si compone di due tronconi, il primo di lunghezza pari a circa 53 m e il secondo di lunghezza pari a circa 61 m. Presenta una larghezza di circa 3 m, mentre l’altezza alla chiave di volta è di circa 3,10 m. All’ingresso e lungo la galleria sono presenti alcune piccole nicchie o vani accessori. La superficie utilizzabile complessiva è di mq 342 circa. La galleria denominata “Del Ponte ovest” è composta da due tronconi di lunghezza pari a circa 52 m ciascuno; la larghezza è di circa 3 m, mentre l’altezza alla chiave di volta è di circa 3,10 m. La superficie utilizzabile è di circa 312 mq.
Dei quattro accessi alle gallerie soltanto uno è aperto ed accessibile, mentre gli altri sono murati e coperti dalla vegetazione o da volumi costruiti successivamente. Risulta pertanto accessibile solo la galleria “Del Ponte est”. L’ingresso è nascosto dalla vegetazione infestante e si trova al termine della strada asfaltata di accesso. Non è chiuso da alcun portone ed è semplicemente protetto – come quello contiguo ma murato della galleria “Del Ponte ovest” – da un muro curvo in calcestruzzo anch’esso avvolto dalla vegetazione e coperto da una diffusa patina biologica. L’interno è essenziale, privo di finiture e decorazioni. La galleria presenta strutture in elevazione, copertura e contro terra in calcestruzzo, che si trovano in un stato di conservazione mediocre, a causa di evidenti infiltrazioni, con macchie di umidità e ristagno di pozze d’acqua a terra. I muri esterni all’ingresso sono coperti da muschio. Il primo tratto è usato come deposito e presenta un impianto di illuminazione a neon non funzionante.
Il rifugio antiaereo Magrè presenta interesse culturale in quanto costituisce un interessante esempio di struttura protettiva antiaerea, realizzata negli anni quaranta del secolo scorso. Trattasi di un rifugio pubblico risalente alla Seconda guerra mondiale ancora ben conservato, che ha ospitato la popolazione scledense in occasione dei bombardamenti – tra cui da ricordare è quello della Lanerossi del 14 febbraio 1945 – con i quali gli alleati hanno tentato di fiaccare la resistenza nemica.
