L’antico castello, originariamente chiamato Rocca Roccaria, posto tra la cascata delle Marmore e Casteldilago, dominava un territorio che va dal lago di Piediluco al fiume Nera e da Casteldilago alla Cascata delle Marmore.
Feudo degli Arroni, all’inizio del XIII secolo è governato dal nobile Accarino II, che conosce San Francesco durante uno dei suoi primi pellegrinaggi in questi territori tra il 1208 e il 1210; convertito dalla predicazione del Santo Accarino, diventa frate “Illuminato dell’Arce“, lasciando i suoi averi e i diritti feudali al figlio Enrico e al fratello Ottonello.
Nel 1238, Ottonello aveva ceduto la sua metà della Rocca al Comune di Spoleto, riservandosi però il diritto di possesso fino alla morte.
Nel 1326 la rocca fu occupata dai ribelli alla chiesa, poi riconsegnata a Spoleto.
Nel 1416 la Rocca passò ai Trinci di Foligno, che lo vendettero poi nel 1435 al comune di Collestatte con l’obbligo di non ricostruirla.
Nell’ottobre 1441 fu stipulato un accordo col quale la Rocca restava compresa nel distretto di Spoleto in cambio di privilegi ed esenzioni per gli uomini di Collestatte. Oggi riemergono dalla vegetazione solo pochi ruderi del complesso fortificato.