L’Abbazia di San Michele in Thamis, di cui restano oggi solo alcune tracce, è una delle tre splendide abbazie sarde (assieme a quelle di San Michele in Plaiano e San Michele in Salvenero) dell’ordine dei monaci vallombrosani che conobbero un lungo periodo di espansione mantenutosi fino al XVI secolo.
Questo edificio sorge al centro di un antico insediamento esistente sin dal periodo nuragico ed in una posizione felicissima sia per il clima, sia per la fertilità del terreno, sia per la ricchezza delle sorgenti (Sonnixeddu e Filixi). Le acque che sgorgano nella vallata erano incanalate ed utilizzate per trasformare l’abbazia in un fiorente giardino oltre che in un’entità di grande potere religioso e temporale e di sicuro riferimento per tutta la regione. Difatti l’ordine ecclesiastico esercitava una forma di controllo nel territorio e il villaggio di Masullas, in quel contesto storico, rientrava sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Thamis.