Il Sacro Tempio della Scorziata è un edificio religioso sito nel centro antico di Napoli, presso il quartiere San Lorenzo. Esso si articola con una navata unica parzialmente coperta da una volta incannucciata a botte e fiancheggiata da tre altari per lato. La facciata è su due ordini, ciascuno scandito da due lesene in stucco, e si completa con un timpano curvo spezzato. Una cancellata con pilastri in piperno scolpiti precede la facciata, allargando la distanza tra la strada e l’ingresso.
Il conservatorio con annessa chiesa, dedicata alla Presentazione di Maria al Tempio, fu fondato nel 1579 da tre nobildonne napoletane. La chiesa sorse sulla preesistente cappella dei Santi Giovanni e Paolo concessa alle donne del sedile di Montagna. Nel XVIII secolo il complesso fu oggetto di un restauro che coinvolse anche la chiesa. Nel Novecento la cura del tempio e del ritiro fu affidata all’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento all’Avvocata, il cui simbolo costituito da una croce su tre monti, è racchiuso in un tondo presente sul portale in facciata. Nel 1980 l’edificio registrò danni in seguito al sisma dell’Irpinia, cui si aggiunsero i impoverimenti degli interni a causa di furti negli anni Novanta. Furono razziate la pala dell’altare maggiore, numerose tele, cone ed altari settecenteschi, compreso il maggiore che custodiva il paliotto in marmo della Presentazione al Tempio, le acquasantiere, le settecentesche statue marmoree di Santa Teresa e Santa Rosa (quest’ultime due fortunatamente ritrovate), gli arredi lignei come il pulpito e l’organo settecentesco.
In anni più recenti è crollata la volta incannucciata a causa delle infiltrazioni d’acqua succedutesi nel tempo. È stato scoperto, in un nascosto ambiente sotterraneo, anche un affresco raffigurante una Crocifissione datato nella seconda metà del XVI secolo.
Nella notte tra il 16 ed il 17 gennaio 2012, la chiesa, divenuta ormai deposito di coacervi di legnami e suppellettili, è stata gravemente danneggiata da un incendio, in particolare il portale è stato carbonizzato assieme a molte delle travi di sostegno della struttura.
Attualmente la chiesa è in completo disuso e stato di abbandono. Chiusa al pubblico versa in uno stato di grave degrado palesato in facciata da infissi rotti o inesistenti, dalla presenza di tubi innocenti per assicurare la cancellata che precede il prospetto completamente rivestito da una rete atta a contenere la caduta di intonaci e stucchi.