Le quattro torri Massimiliane, cosiddette ‘Torricelle’ o Torri di S. Giuliano, sono state costruite nel 1837 nell’ambito del piano generale ideato e tracciato dal von Scholl per il riattamento ed il perfezionamento del sistema difensivo e offensivo della città di Verona. Questa è una delle opere staccate, preludio nella concezione e nell’esecuzione del “campo trincerato” dell’epoca moderna in cui alla cinta continua della piazzaforte non resta che la funzione di linea di resistenza secondaria o addirittura di sicurezza.
Fanno parte di esso tutte le opere staccate in “muro e terra” costruite dagli austriaci fino al 1866; opere che andarono successivamente modificandosi e migliorandosi nella concezione e nell’esecuzione. Le quattro Torri Massimiliane, costruite molto simili tra loro nel 1837, sono interessantissime nella semplicità del loro disegno. Appartengono al tipo fortificatorio della torre casamattata per artiglieria a tracciato circolare, o torre massimiliana.
La Seconda Torre Massimiliana occupa una superficie circolare di diametro 34 m circa e si eleva su due piani, con copertura a terrazza per un’altezza totale di circa 15 m. Al piano terra sporge una galleria anulare per fucilieri, a sezione tronco-conica e con altezza massima 2,80 m, nella quale è inserito il maestoso portale, con antistante fosso diamante (piccolo fosso asciutto di sicurezza). All’interno, nella casamatta anulare, un recinto di sicurezza per fucilieri batte l’ingresso della torre. La casamatta anulare si sviluppa su due livelli di analoghe dimensioni (raggio di circa 5,40 m e altezza massima di circa 3,70 m). Al primo piano la casamatta anulare è provvista di 12 cannoniere. La copertura è ordinata come piattaforma per artiglieria: speciali affusti, su rotaie metalliche, consentivano alla batteria di cannoni il rapido brandeggiamento sull’intero giro dell’orizzonte. I due piani e la piattaforma sono collegati dal corpo scala centrale, con doppia rampa elicoidale. Il medesimo corpo cilindrico casamattato contiene, alla sua base, la grande cisterna per la raccolta delle acque piovane. Al piano terra, un settore della casamatta anulare contiene la polveriera a prova di bomba.
Le Torricelle presentano un paramento esterno delle murature in conci squadrati di tufo, disposti su corsi regolari, molto precisi, ben lavorati e allettati con sottile strato di malta. Ben curate le centine delle cannoniere e di buona linea classicheggiante le cimase e le inquadrature delle porte di accesso.
Le aree di pertinenza delle fortificazioni, un tempo ovviamente brulle e sgombre di vegetazione poichè costituivano i necessari spazi di manovra per l’attività militare, sono state piantumate con alberi ad alto fusto.
La Torricella, di proprietà del Demanio dello Stato, è stata affidata in concessione al comune di Verona e in uso al CNR, è stato installato un complesso di antenne radio-televisive e tralicci non autorizzati in corso di dismissione e smaltimento.
Oltre alla presenza di elementi incongrui e interventi di trasformazione interna incompatibili, si segnalano fenomeni di degrado legati all’alterazione delle superfici esterne, alla disgregazione delle malte e delle muratura, con infiltrazioni di acqua meteorica e presenza di vegetazione.