L’area montana di pertinenza del comune di Oulx, tra le località di Pramand e di Jafferau, è stata in passato oggetto di coltivazione mineraria per l’estrazione di gesso, attività che ha significativamente modificato la morfologia dei luoghi che presentano oggi paesaggi connotati da boschi che si stendono su ampi declivi, intagliati dalle pareti di gole e forre, tra le quali spicca quella del Seguret. La zona conta anche la presenza di numerose grotte, tra cui le più celebri sono quelle dei Saraceni e quella della Beaume, dove, nel tempo, l’attività estrattiva ha contribuito alla formazione di particolari conformazioni minerarie. Per le sue caratteristiche ambientali l’area è di estremo interesse naturalistico, tanto da essere inclusa nel SIC Oasi xerotermica di Oulx Pramand. In particolare, i siti per l’estrazione di gesso, attività abbandonata a partire dagli anni Sessanta del Novecento, interessano due zone distinte: la prima situata tra il Rio della Comba e il Rio Vazon e una seconda poco lontana dal Rio Seguret. Un percorso lungo sentieri segnalati permette, superando un dislivello di circa 400 m, di raggiungere entrambe le località, partendo Signols, borgata di Oulx situata lungo la strada che conduce a Bardonecchia, e raggiungendo uno dei fronti di cava dove si riconosce una galleria messa in sicurezza che consente di addentrarsi per qualche metro nella montagna. Proseguendo, è possibile individuare ulteriori testimonianze della passata attività estrattiva, quali resti delle stazioni di partenza delle teleferiche che trasportavano a valle il materiale e tratti di binario delle decauville che si perdono sul vuoto, con quanto rimane delle benne e dei vagoncini. La presenza di un forno consente di capire che la produzione era orientata a sfornare gesso edile.