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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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Spaccio – Dopolavoro Impiegati – Miniera di San Giovanni

Spaccio – Dopolavoro Impiegati – Miniera di San Giovanni

Indirizzo: Locaità San Giovanni - Normann, Gonnesa
Comune: Gonnesa
Provincia: Sud Sardegna
Regione: Sardegna
Architettura / Bottega

L’edificio sorge ai piedi del pendio in corrispondenza dell’ingresso al Villaggio Normann, appare ben integrato nel paesaggio e con gli edifici adiacenti, grazie ai sentieri laterali e a piccole scalette che consentono inoltre di percorrere tutto il perimetro esterno della costruzione che, a causa della pendenza dell’area di sedime, si sviluppa su diversi livelli in alcuni casi indipendenti tra loro.
Risale agli inizi del secolo scorso anche se nel tempo ha subito diversi rimaneggiamenti e l’accorpamento di un volume sul fronte posteriore. La pianta, di forma approssimativamente rettangolare, è composta dall’aggregazione di due fabbricati adiacenti intervallati da un disimpegno interno. Alla quota più bassa troviamo l’ex spaccio/cantina, articolato su due piani, con fronti sul lato strada, caratterizzati da prospetti lineari e continui con un varco centrale di ingresso. Tutte le finestre, ad arco a tutto sesto, sono dotate nel piano inferiore di grate e sovrapporta a raggiera in ferro battuto nella parte lunettata. Gli infissi in legno, contraddistinti da un forte livello di degrado in seguito all’azione del tempo, contribuiscono a interrompere insieme ai cornicioni marcapiano, la monotonia dei prospetti. La muratura in pietrame locale di varia pezzatura è interamente intonacata con malta di calce e presenta un basamento di circa 4 metri molto robusto, il cui perimetro aumenta man mano ci si avvicina al piano di campagna, si individuano poi dei rinforzi con mattoni pieni negli stipiti e nelle arcate in corrispondenza delle aperture. In alto corre una fascia di coronamento che in parte maschera la falda del tetto a capanna con orditura in legno e manto in tegole marsigliesi ormai crollato. Alla quota più alta, nella parte retrostante del lotto, si individua il secondo fabbricato adiacente e comunicante con il precedente, di fattura più modesta e stato costruito in tempi successivi, probabilmente durante il periodo di maggiore produzione della miniera che portò a un aumento del numero dei dipendenti. Le tecniche costruttive sono tipiche degli anni Trenta del Novecento, con murature in laterizio intervallate da aperture ampie e rettangolari ed unici elementi estetici di rilievo nel paramento esterno che pare lineare è intonacato con malta di calce. Si sviluppa su due piani scanditi da solai in cemento armato compreso quello della copertura orizzontale.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Ente Pubblico
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: Decreto n° 12 del 12 febbraio 2010
Stato di conservazione: Cattivo
Ambito cronologico secolo: XX secolo