COMUNE DI IGLESIAS – STAZIONE FERROVIA PRIVATA MONTEPONI (1870÷1963)
Tutte le società minerarie che ebbero ad operare in Sardegna dai primi decenni dell’Ottocento, dovettero affrontare due questioni, ancora oggi irrisolte, fondamentali e nevralgiche per la loro stessa sopravvivenza: il problema dell’energia e quello dei trasporti. Per il secondo, la Soc. Monteponi, sin dal 1850, dovette provvedere facendosi direttamente carico della sistemazione e manutenzione della “strada” reale che portava alla rada di Fontanamare in cui imbarcate le proprie produzioni all’indirizzo del porto di Carloforte. Il crescere delle produzioni ed il conseguente, intensissimo, traffico di carri che facevano la spola tra Monteponi e Fontanamare, convinse poi la Società della necessità di un porto di proprietà: nell’insenatura delle Cannelle, in agro di Portoscuso, realizzò un porto-canale che intitolò al Presidente della Società, il conte Carlo Baudi di Vesme. L’opera di trasformazione radicale dei trasporti mercantili doveva però essere completata con una tratta rotabile che collegasse il Porto Vesme con Monteponi; nel 1870, seconda in Sardegna ma ancor prima della rete Statale, venne attivata dalla Monteponi la rete ferroviaria privata Monteponi-Porto Vesme; fu prima messa in esercizio la tratta Gonnesa-Portovesme, quindi, nel 1875, quella Gonnesa-Monteponi: sarà adottato lo scartamento ridotto di 0.95 metri. Complessivamente la linea avrà lunghezza di 21 Km, con diramazioni verso le miniere San Giovanni, Bacu Abis, Terras Collu, e con il piazzale di servizio della Centrale Termica di Portovesme; successivamente il tracciato sarà prolungato sino alla miniera Campo Pisano, ed ancora sino alla stazione di Iglesias delle ferrovie statali. Per diversi anni la Monteponi, oltre al traffico merci, garantirà anche il traffico passeggeri. Lungo la tratta le stazioni erano quelle di Monteponi-Scalo, Gonnesa e Portovesme; Monteponi fu di gran lunga la più importante perché di servizio a tutti gli stabilimenti della Società e perché centro di smistamento del personale impegnato nelle operazioni di conduzione dei convogli, controllo dell’armamento e sorveglianza: nella zona Scalo venne anche eretta l’officina meccanica di manutenzione delle otto locomotive e dei 160 carri merci. Il fabbricato adibito a Stazione fu eretto su due livelli, con il piano terra ad uso del personale viaggiante ed il piano superiore ad abitazione, con un’ampia pensilina affacciata sul prospetto Nord; ancora oggi si denota una fattura costruttiva pregevole, con inserti verticali in legno inseriti entro la muratura perimetrale in pietrame e finestre a bifora. Nel 1963, visto l’avvento del più economico trasporto su gomma, la Monteponi dismise la tratta per Portovesme smantellandone il tracciato e destinando ad altro uso le strutture di supporto.

