Il 19 novembre 1911 in località Coltano a Pisa fu collaudata e inaugurata da una commissione militare la prima stazione radiotelegrafica italiana, ideata e costruita da Guglielmo Marconi. L’edificio presenta prospetti con stilemi architettonici prevalentemente neoclassici, coerenti con il chiaro impianto planimetrico. Una lieve concessione all’eclettismo è testimoniata dall’andamento a sesto acuto delle fasce bugnate che contornano gli archi a tutto sesto delle luci, a loro volta evidenziate da sporgenti modanature finemente lavorate. Un basamento a intonaco liscio, delimitato da modanature, corre lungo i prospetti fino ai davanzali delle finestre da cui parte un forte intonaco bugnato a rilievo fino alla fascia marcapiano sottogronda. Originariamente progettato con solaio piano rifinito con balaustra d’attico a colonnine, l’edificio fu in seguito coperto con un articolato sistema di falde a padiglione.
La planimetria dell’edificio, lievemente conformata a “T”, è costituita da un largo e stretto corpo rettangolare di testata, ove lateralmente è situato l’ingresso che introduce al corridoio di distribuzione degli accessi agli uffici e all’ampio salone di rappresentanza. Da qui si accede alla sala macchine, articolata in tre ampi vani rettangolari, privi di ornamenti, dove erano collocati l’impianto elettrogeneratore, un accumulatore e un apparato di trasmissione a scintilla del tipo a scaricatore rotante asincrono.
Negli anni successivi il complesso fu ampliato di ulteriori spazi di lavoro e di servizio, ad uso dei sottoufficiali e delle loro famiglie.