Nel XVI secolo, i Benvenuti, una delle più importanti famiglie cremasche, ottennero dalla Repubblica di Venezia il feudo di Montodine, con l’incarico di difendere il limite meridionale del territorio confinante con il Lodigiano, appartenente al Ducato di Milano. Non si conosce la data esatta di costruzione della villa che per ragioni stilistiche possiamo collocare fra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Fu probabilmente costruita per volontà dei due fratelli Paris e Curzio, figli di Troilo Benvenuti. Il corpo principale è costituito da un edificio con due fronti identiche prospettanti una a sud verso il Serio e una a nord sul cortile. Il piano terreno poggia su un basamento segnato da un cordolo all’altezza dei davanzali delle finestre. Il primo livello è contraddistinto da un rivestimento a bugnato che termina con una cornice marcapiano. Su questa s’imposta un ordine gigante di paraste terminanti con capitelli ionici, che inglobano le finestre del primo e del secondo piano. Sopra i capitelli corre, come una trabeazione, una cornice terminante con una gronda di dentelli aggettanti. Le finestre del primo e del secondo piano, così come le porte del piano terra, presentano una serie di attacchi per delle cornici in marmo che non furono mai realizzate.A est del corpo principale, collegata da un edificio di servizio, si trova la torre costruita nel 1666 per volere di Gerolamo Benvenuti. Alta 31 metri, poggia su un basamento a scarpa segnato da un cordolo. I cantonali e le finestre sono decorati a bugnato. L’ultimo piano è ingentilito da una serliana. La cornice di gronda è scandita da mensoloni accoppiati. Sopra il tetto si alza un campanile.