Risalente alla prima metà del Settecento, fu fatta costruire dallo Stato Pontificio per garantire lo scolo a mare del Canal Bianco (quello che passa da Mesola di Ferrara) e impedire la risalita delle acque marine con l’alta marea. È uno degli edifici idraulici, posti nei pressi del Boscone della Mesola e di Goro, meglio conservati, formato da 5 conche a sesto ribassato con le porte vinciane e le paratie ancora funzionanti, secondo la tecnica di apertura e chiusura automatica su pressione dell’acqua. La costruzione è in laterizio e disposta su due piani; la denominazione di torre indica una funzione oltre che idraulica anche difensiva. Il tetto in legno è a padiglione. Dall’argine del Canal Bianco si può godere un’ottima vista dei vicini scanni e anche della foce del Po di Volano.
L’edificio non è utilizzato ma si trova inserito all’interno di un percorso ciclo-pedonale turistico che porta ad una costante manutenzione dell’area esterna.