Villa Caria fu eretta su progetto dell’Ing. Salvatore Sale nel 1927, all’interno di un ampio lotto, nel quartiere dei Cappuccini a Sassari.
Si sviluppa su tre piani, oltre il piano seminterrato e si conclude con un grazioso belvedere che domina sulla città con ampia vista sul mare del Golfo dell’Asinara. Il piano terra risulta sopraelevato rispetto alla giacitura naturale del terreno e pertanto l’accesso è creato mediante una breve rampa di scala che immette in un portichetto d’ingresso scandito da colonne binate. L’atrio rappresenta l’ambiente più rappresentativo del manufatto: l’affastellamento sfrenato di bifore, trifore, capitelli neorinascimentali e decori parietali neogotici da Papier peint, balconi e logge, gronde decorate e torretta svettante, conducono nell’area revivalista degli anni venti.
La Villa si presenta mossa e articolata planivolumetricamente e resa interessante dalle specchiature graffite nei fastigi delle facciate al di sotto della gronda aggettante, dalle finestre di taglio sempre variato e dalla superficie ornata dei porticati, caratterizzate da rigature-scanalature e profilature geometriche ricavate nell’intonaco.
Il complesso architettonico dialoga continuamente col giardino, che costituisce parte integrante e vitale dello stesso, mediante balconi, terrazzi, porticati, verande. La luce raggiunge ogni angolo della casa e all’esterno crea continuamente giochi d’ombra tra i corpi aggettanti continuamente forati da aperture.