La villa si erge su un luogo particolarmente importante per Trecate perché, in antico, sulla stessa area s’innalzava il castello di cui oggi non rimane traccia. Il ricordo dell’antica fortezza rimane nel toponimo di “castello” con cui s’indica ancora Villa Cicogna.
La villa riassume le caratteristiche più significative degli edifici nobiliari settecenteschi improntati alla funzionalità ma, soprattutto, all’eleganza delle forme architettoniche e delle decorazioni. Questa “casa da nobile” è costituita da due ali che, unite al corpo centrale, formano un edificio unico senza cortili interni. La facciata di rigorosa semplicità è abbellita al piano terra dalle tre porte a vetri centrali dove, nei momenti di maggiore splendore, trovava posto il giardino d’inverno. I vasti saloni interni sono completamente privi dell’arredamento e dei preziosi stucchi e marmi che abbellivano pareti e camini, i quali furono venduti dai Conti Cicogna. Solo gli affreschi del salone e poche decorazioni sui soffitti restano a ricordo del passato. Le ultime testimonianze dell’ormai perso splendore sono il bellissimo giardino all’italiana, antistante la facciata principale della villa, ed i tre cancelli di ferro battuto sormontati dal monogramma dei Cicogna.
Al momento risultano abbandonate la Ex guardiania e l’ala nord del corpo centrale.