Questa villa venne costruita come residenza estiva per il seminario vescovile di Mantova, nel 1572, con moduli ancora abbastanza vicini, almeno nella struttura morfologica dell’esterno, al primo cinquecento. Trascurando, infatti, gli ampliamenti successivi, settecenteschi, nella versione attuale l’edificio consiste in un blocco unico, abbastanza compatto, sviluppato prevalentemente in profondità, rispetto alla fronte principale. L’interno invece, risulta più articolato, in confronto con altre costruzioni analoghe, configurate secondo lo schema dell’androne percorrente l’intera profondità dell’edificio. In questo esempio lo spazio del piano terreno è organizzato in tre porzioni comunicanti, attraverso una specie di limite immaginario, segnato da due colonne trabeate, porzioni simmetriche rispetto ai due assi principali della pianta: due logge rivelate all’esterno da arcate, con atrio contratto appunto nella zona centrale, luogo di confluenza degli altri ambienti del piano terreno. (Fonte All.A. PGT Comune di Suzzara)