La costruzione di Villa Idina, nota anche come Villa Ginestra si attesta attorno al 1907.
Sorge presso il villaggio di Pitzinurri a Sud-Est di Ingurtosu. Era la residenza estiva di Lord Brassey (1863-1919) e sua moglie Lady Idina (1865-1951).
Lord Brassey era a quel tempo amministratore della Società Mineraria Pertusola. Dopo la sua morte la villa assunse il ruolo di edificio di rappresentanza per poi essere successivamente adibito a foresteria. L’edificio a pianta rettangolare, caratterizzato da linee semplici ed eleganti, risulta suddiviso su tre livelli sul lato occidentale mentre, sulla facciata orientale, si sviluppa su due. La villa mostra evidenti richiami allo stile Liberty tipico dei paesi Nord Europei e, in particolare, di quello anglosassone (ne sono elementi distintivi la chiostrina e il prodromo in facciata). La struttura portante dell’edificio, dotato di finestre rettangolari disposte sui quattro lati, è costituita da muri in pietra da taglio con paramento esterno listellato. Una particolarità della villa è rappresentata dal tetto a vetrata, oggi distrutto, che ricopriva il piccolo chiostro interno. La copertura a capanna con orditura in legno era completata da un piano di posa in incannucciato su cui posavano i coppi soprastanti.
L’ingresso immette in una chiostrina coperta da un lucernaio, in cui è presente una scala ad L che conduce al piano superiore e alla zona notte. Sul lato dell’edificio una gradinata conduce al piano inferiore, costituito da un portico coperto dal terrazzo e comunicante con un corpo accessorio e con una serie affiancata di vani destinati alla servitù.
A seguito della crisi mineraria degli anni ’50 gli insediamenti minerari vengono progressivamente abbandonati, così come anche Villa Idina dal 1960. Attualmente della costruzione restano le murature, parte degli intonaci e della copertura, i solai, le scale e tracce dei caminetti. Tra gli elementi decorativi interni ancora visibili si evidenziano i rilievi in stucco nei soffitti dei vani principali e le mensole in ghisa che sostengono il telaio del lucernaio. Tra gli elementi esterni invece si evidenziano le colonne in laterizio che sostengono le coperture del terrazzo e del prodromo e gli elementi sagomati in legno che sostengono l’aggetto del tetto e la grondaia in lamiera zincata. Tutti gli infissi esterni sono architravati con stipiti costituiti da conci in granito disposti alternativamente di fianco e di testa.