Si avvisano i gentili utenti che nelle giornate del 19, 20 e 21 aprile potranno riscontrare difficoltà sulla rete dati e di fonia a disposizione per aggiornamenti dei software interni. Ci scusiamo per il disagio.

DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
/
/
VILLA LATTUADA SETTALA MARIETTI RICOTTI E PARCO

VILLA LATTUADA SETTALA MARIETTI RICOTTI E PARCO

Indirizzo: Via Salvador Allende
Comune: Arese
Provincia: Milano
Regione: Lombardia
Architettura / Villa

La Villa si trova nella frazione di Valera, antico borgo rurale ancora conservato circondato da terreni agricoli, di cui la villa e il suo parco ne costituiscono il perno.

Il complesso settecentesco della villa si sviluppa lungo l’asse est-ovest: l’ingresso avviene tramite una vasta area denominata “piazza”, che dà accesso al nucleo principale della casa, impostata attorno a una corte che si apre a ovest verso i campi coltivati. A sud dei fabbricati e della “piazza” si estende un ampio giardino all’italiana. Il primo nucleo della villa viene ampliato entro il 1784 da Giovanni Antonio dei Capitani di Settala, figlio di Carlo Lodovico e di Luigia Lattuada, secondo uno schema che mantiene l’originaria gerarchia degli spazi: l’area antistante alla villa viene chiusa sul lato verso strada con un corpo di fabbrica monumentale. Al di sopra del portale una iscrizione ricorda le opere di bonifica del territorio di Valera volute dal Settala. A fine Settecento la “piazza” diventa, così come si percepisce ancora oggi, una vera e propria corte d’onore che fa da ingresso monumentale alla residenza nobiliare e al giardino attraverso due viali ortogonali.  Entro il primo decennio del XIX secolo, all’edificio residenziale si aggiungono due corpi di fabbrica rettilinei paralleli, che formano una corte rurale, a servizio della casa e del giardino, che viene nel frattempo ampliato raggiungendo le dimensioni attuali, occupando terreni circostanti. Dalla “corte in forma di anfiteatro” (per la presenza dell’esedra accostata al fabbricato dell’ingresso), si accede al nucleo principale della villa, composto da quattro corpi di fabbrica a due piani fuori terra disposti attorno a una corte “passante”, aperta sui lati est e ovest da ampi porticati.

Il corpo di fabbrica principale est è doppio, fa da filtro fra la prima e la seconda corte, e conserva le stanze dell’originario appartamento nobile organizzato su due livelli, collegati da due scale principali. I locali, disposti secondo l’uso del tempo, mantengono l’aspetto architettonico e decorativo di una “casa da nobile” della fine del XVIII secolo, da ascriversi probabilmente alle importanti opere di ristrutturazione della villa volute da Giovanni Antonio Settala. Strutturalmente simili, gli ambienti sono caratterizzati da volte incannucciate (nel 1812 dipinte), impostate su cornici di stucco, pavimenti in pietra e cotto, camini in marmo, porte e sovrapporte dipinte a motivi architettonici e a finto marmo; molte aperture verso le corti e il giardino. Il corpo sud, affacciato sul giardino, formava il cosiddetto “quartiere” della servitù dove si trovavano locali destinati alla conservazione e alla preparazione dei cibi, di soggiorno e di riposo per il personale di servizio alla casa. La corte rurale, chiusa da due fabbricati paralleli rettilinei destinati storicamente a “cedrera” (limonaia) e stalle e ambienti di servizio, attualmente sono in parte in disuso, in parte destinati ad ambienti di ricevimento, conferenze ed esposizioni.

Agli inizi del XIX secolo, il giardino all’italiana posto a sud della casa da nobile, legato alla corte di ingresso, viene ampliato con un parco e un “Bosco inglese”, ornato da panche e frammenti di bassorilievi in pietra, secondo i canoni propri dei giardini lombardi.

Proprietà: Privata
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.S.R. 12.08.2020
Stato di conservazione: Mediocre
Ambito cronologico secolo: XVIII - XIX
Leaflet © OpenStreetMap contributors