Villa Leonetti è un edificio storico che sorge all’interno del perimetro dello Zoo di Napoli, l’area destinata a Parco Faunistico all’interno del progetto della Mostra delle Terre d’Oltremare nel quartiere Fuorigrotta. Non ci sono dati certi sull’epoca della costruzione, né relativamente ai progetti originali della villa, ma dall’indagine di cartografie ottocentesche si evince che l’edificio sussisteva già nel XIX secolo con funzione di masseria. Nella pianta del Real Officio Topografico, datata intorno al 1870, si legge lo stato dei luoghi prima della trasformazione novecentesca di Fuorigrotta. Il territorio compreso tra la “strada di Bagnoli” e la “strada delle Pigne”, attuale via Leopardi, era attraversato da percorsi che congiungevano evidenze architettoniche, tra le quali emergono i casali e le masserie di Avigliano, San Lorenzello, San Giuseppe, Amendola e Leonetti. Quest’ultima, comprensiva dell’antico agrumeto, è l’unica architettura preesistente conservata dopo la bonifica di Fuorigrotta allo scopo di assolvere alla funzione di abitazione del direttore dello zoo. A tale scopo la villa fu inclusa nel disegno della Mostra realizzata nel 1940 e rientrò, in particolare, nel progetto curato da Piccinato che riguardò la trasformazione di uno spazio di 10 ettari per ospitare padiglioni e aree scoperte dove accogliere le più svariate specie vegetali e animali. Chiuso con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il Giardino Zoologico fu riaperto al pubblico nel 1949 grazie all’impegno dell’allora direttore Franco Cuneo. Dopo il sisma del 1980, su iniziativa del professore della Federico II Matteucig furono installate nella villa Leonetti una biblioteca scientifica e una stazione sperimentale della Facoltà di Zoologia per lo studio delle interazioni tra mutazioni del comportamento animale e manifestazione sismica. Tuttavia, con gli anni Ottanta iniziò per lo Zoo napoletano una fase di ristrettezza economica che condizionò la manutenzione dell’istituto portandolo alla chiusura del 2003. Dieci anni dopo, su iniziativa privata, è stato intrapreso un piano di riqualificazione che prevede, tra gli altri interventi, il restauro di tutti gli edifici storici, compresa villa Leonetti.
Oggi villa Leonetti, quasi completamente priva di una destinazione d’uso, mostra evidenti patologie di degrado delle finiture architettoniche e degli infissi.