La Villa risultava già esistente alla fine del XIX secolo, in quanto presente, insieme con la “casa fattorale” ed altri ”edifici rustici’, in atti di compravendita dell’epoca nei quali l’intero insieme di immobili veniva identificato come ”Possessione Misericordia”.
Nata probabilmente come residenza di una famiglia patrizia nell’immediata periferia della città, dai primi decenni del 1900 è stata adibita a clinica privata e, con il passaggio della proprietà alla C.RI. fino al 1975, è stata destinata a Istituto Pedagogico.
L’edificio principale, situato al centro del lotto e articolato in cinque livelli, presenta comici marcapiano e marcadavanzale in corrispondenza del primo e del secondo piatto e cantonali in finto bugnato. L’ingresso principale, evidenziato da un portone ad arco, è accessibile grazie ad una ampia rampa d’invito ed è sormontato da un elegante balcone su mensole. Planimetricamente lo schema distributivo, impostato su un impianto quadrato, si ripete con poche variazioni in tutti i livelli: un ampio disimpegno centrale sui lati del quale si aprono pressoché tutti i vani della residenza.
All’interno dell’ampio parco di pertinenza, piantumato con specie arboree di pregio, si trovano altri due manufatti: il più vicino alla Villa, su due piani, comprende al suo interno, in corrispondenza del piano terra, una cappella dove sono visibili tracce di decorazioni interne, mentre l’altro edifico, la cui costruzione, sul sedime di un annesso rustico precedente, risale probabilmente alla prima metà del XX secolo, era adibito a servizi.