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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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Mission

Mission

Questo sito nasce con l’intento di mappare e monitorare i beni culturali abbandonati presenti sul territorio nazionale, con l’obiettivo di restaurarli, valorizzarli al fine di renderli fruibili attraverso la riapertura al pubblico, per restituirli nuovamente alla collettività.

Preservare e valorizzare il patrimonio culturale, oltre ad essere una delle missioni di questo Ministero della Cultura, rappresenta un obbligo verso le nuove generazioni, anche al fine di rafforzare la loro identità culturale e il comune sentimento di appartenenza.

Il primo passo di questo percorso è la conoscenza del patrimonio culturale abbandonato e da recuperare: con questo sito si vuole fornire uno strumento di informazione e di monitoraggio in tal senso.

La tutela dei beni culturali abbandonati è tra gli obiettivi strategici del Ministero della Cultura – Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio (DG ABAP), che dal 2019 ha avviato, attraverso le Soprintendenze, una ricognizione dei beni culturali abbandonati presenti sul territorio nazionale (includendo sia quelli tutelati con provvedimenti espressi sia quelli sottoposti a tutela ope legis).

Con Legge 27 dicembre 2019, n. 160, è stato istituito il “Fondo per il recupero di immobili statali di interesse storico e culturale in stato di abbandono e la riqualificazione delle aree industriali dismesse ove insistano manufatti architettonici di interesse storico”.

Le disposizioni attuative concernenti il Fondo sono state emanate con decreto interministeriale MIC-MEF n. 583 del 16 dicembre 2020, con il quale sono stati individuati i criteri per l’assegnazione delle risorse del Fondo:

  1. modalità e tempi per la riutilizzazione del bene e individuazione della relativa destinazione d’uso, con particolare riguardo alla riqualificazione sociale;
  2. compatibilità tra risorse disponibili e risorse necessarie per l’effettiva riutilizzazione, seppur parziale, del bene;
  3. presenza di progetti di restauro e riutilizzazione del bene, con indicazione del loro livello di definizione;
  4. conseguimento di risultati di sostenibilità ambientale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’ONU;
  5. presenza di accordi con altre istituzioni o enti per la gestione e/o il cofinanziamento;
  6. esistenza di altri finanziamenti e loro livello di attuazione.

Presso la DG ABAP è stata quindi istituita un’apposita Commissione per la valutazione di proposte progettuali di recupero di immobili statali di interesse storico e culturale in stato di abbandono. Tali proposte sono state trasmesse dalle Soprintendenze nell’ambito della ricognizione effettuata sui beni abbandonati presenti nei territori di rispettiva competenza.

È in corso il lavoro di un Gruppo di ricerca per l’approfondimento delle tematiche relative al concetto di sostenibilità nell’ambito del progetto del restauro architettonico, con l’obiettivo di aprire una nuova riflessione sulle modalità di sviluppo del progetto di restauro e valorizzazione dei beni culturali abbandonati, che prenda in considerazione anche gli aspetti sociali, economici e comunitari, al fine di conseguire l’armonizzazione, l’equilibrio e la coerenza tra i valori storici e culturali del bene e del contesto e la visione del presente e del futuro del luogo.